Valanghe.report

Martedì 26.11.2019

Pubblicato il 25.11.2019 alle ore 17:00

Regioni
Dolomiti di Sesto, Latemar, Alpi della Val Müstair, Vallelunga, Cresta di Senales, Alpi dello Stubai meridionali, Alpi della Zillertal meridionali e Alti Tauri, Gruppo Saldura-Mastaun, Gruppo Tessa, Alpi Sarentine, Monti di Fundres occidentali, Lagorai meridionale, Lagorai settentrionale, Pine' - Valle dei Mocheni, Monti di Fundres orientali, Gruppo della Cima Dura, Catena delle Vedrette di Ries occidentali, Alpi del Defereggen occidentali, Alpi dello Stubai centrali, Gruppo dell'Ortles, Alpi della Zillertal settentrionali, Val d'Ultimo, Gruppo del Venediger, Alpi della Val di Non orientali, Catena delle Vedrette di Ries orientali, Dolomiti di Fiemme settentrionali, Gruppo del Glockner, Dolomiti di Gardena, Primiero - Pale di S. Martino, Alpi del Defereggen orientali, Dolomiti di Braies, Gruppo dello Schober, Dolomiti di Lienz, Alpi della Val di Non occidentali, Valle di Fassa, Paganella


Grado
Grado Pericolo 2 - Moderato
Problema Valanghe
Valanghe di slittamento sopra i 2600m, E-SE-S-SW-W
Neve ventata sopra i 2400m, N-NE-E-W-NW


La neve slittante è la principale fonte di pericolo. La neve ventata richiede attenzione.

Gli accumuli di neve ventata in parte instabili devono essere valutati con attenzione soprattutto sui pendii esposti da ovest a nord sino a est al di sopra dei 2400 m circa. Ad alta quota e in alta montagna, i punti pericolosi sono più frequenti. Attenzione soprattutto nelle zone in prossimità delle creste. Sono possibili isolate valanghe per scivolamento di neve, anche di dimensioni piuttosto grandi, soprattutto nelle regioni con tanta neve al di sotto dei 2600 m circa. Evitare se possibile le zone con rotture da scivolamento.

Manto nevoso

st 2: valanga per scivolamento di neve
st 6: Neve fresca fredda a debole coesione e vento

I nuovi accumuli di neve ventata sono ben individuabili dall'escursionista esperto. Essi sono per lo più piuttosto piccoli ma possono in parte facilmente subire un distacco nelle zone marginali. I vecchi accumuli di neve ventata si sono legati piuttosto bene con la neve vecchia. Al di sopra dei 2800 m circa, negli strati profondi del manto di neve vecchia si trovano strati fragili a cristalli angolari. Il manto nevoso sarà sempre più umido, soprattutto sui pendii soleggiati ripidi al di sotto dei 2000 m circa.

Tendenza

Con neve fresca e vento, locale aumento del pericolo di valanghe.