Valanghe.report

Domenica 26.01.2020

Pubblicato il 25.01.2020 alle ore 17:00

Regioni
Latemar, Adamello meridionale, Primiero - Pale di S. Martino, Adamello - Presanella, Prealpi, Brenta settentrionale - Peller, Valle di Cembra, Bondone e Stivo, Vallarsa, Folgaria - Lavarone, Alpi della Val di Non occidentali, Brenta meridionale, Valle di Fassa, Lagorai meridionale, Sole, Pejo e Rabbi, Lagorai settentrionale, Valle di Ledro, Maddalene, Paganella, Pine' - Valle dei Mocheni, Marzola - Valsugana


Grado
Grado Pericolo 1 - Debole
Problema Valanghe
Neve ventata sopra i 2400m, N-NE-NW


Le condizioni per le escursioni sono per lo più favorevoli. La neve ventata richiede attenzione.

Gli accumuli di neve ventata meno recenti dovrebbero essere evitati soprattutto sui pendii estremi. Le valanghe sono per lo più solo di piccole dimensioni e distaccabili in seguito a un forte sovraccarico. Ad alta quota e in alta montagna, i punti pericolosi sono leggermente più frequenti. Nelle zone in prossimità delle creste le valanghe possono subire un distacco negli strati più profondi del manto nevoso e in parte raggiungere dimensioni medie. Oltre al pericolo di seppellimento, occorre fare attenzione al pericolo di trascinamento e caduta. Sulla dura superficie del manto nevoso sussiste un pericolo di caduta nelle zone ripide.

Manto nevoso

st 6: Neve fresca fredda a debole coesione e vento

Il manto nevoso è stabile a livello generale. Sfavorevoli sono soprattutto i pendii ombreggiati, dove strati duri poggiano su un manto di neve vecchia debolmente consolidato. Tali punti pericolosi sono piuttosto rari ma difficilmente individuabili anche da parte dell'escursionista esperto.

Tendenza

Per le attività sportive invernali al di fuori delle piste assicurate, le condizioni sono generalmente favorevoli. Attenzione alla neve ventata.