Valanghe.report

Giovedì 27.02.2020

Pubblicato il 26.02.2020 alle ore 17:00

Regioni
Prealpi, Valle di Cembra, Bondone e Stivo, Vallarsa, Alpi della Val di Non occidentali, Folgaria - Lavarone, Valle di Ledro, Paganella, Marzola - Valsugana


Grado
Grado Pericolo 1 - Debole
Problema Valanghe
Neve bagnata, SE-S-SW-W-NW


Il manto nevoso è ben consolidato a livello generale.

Il vento a tratti forte ha causato solo il trasporto di poca neve. Gli accumuli di neve ventata non più proprio freschi si sono legati piuttosto bene con la neve vecchia. Questi ultimi possono subire un distacco per lo più solo in seguito a un forte sovraccarico. I punti pericolosi si trovano soprattutto sui pendii ripidi esposti da nord ovest a nord sino a sud est al di sopra dei 1800 m circa, soprattutto nelle conche, nei canaloni e dietro ai cambi di pendenza. Questi punti sono facilmente individuabili dall'escursionista esperto.
Sulla crosta ghiacciata sussiste un pericolo di caduta nelle zone ripide.

Manto nevoso

È caduta poca neve. I nuovi accumuli di neve ventata e quelli meno recenti sono per lo più piccoli e possono subire un distacco solo a livello isolato. Gli strati più duri di neve poggiano in parte su un manto di neve vecchia a grani grossi. Sui pendii ombreggiati, negli strati profondi del manto nevoso si trovano isolati strati fragili. Il manto nevoso è estremamente variabile a distanza di pochi metri. La superficie del manto nevoso riuscirà a rigelarsi e a essere portante e si ammorbidirà nel corso della giornata. Sui pendii esposti a sud e sud ovest è presente poca neve a tutte le altitudini.

Tendenza

Il pericolo di valanghe rimarrà invariato.

Regioni
Adamello meridionale, Primiero - Pale di S. Martino, Adamello - Presanella, Brenta settentrionale - Peller, Brenta meridionale, Valle di Fassa, Lagorai meridionale, Sole, Pejo e Rabbi, Lagorai settentrionale, Latemar, Maddalene, Pine' - Valle dei Mocheni


Grado
Grado Pericolo 1 - Debole
Problema Valanghe
Neve ventata sopra i 2000m, N-NE-E-SE-W-NW


Le condizioni per le escursioni sono generalmente favorevoli.

Il vento a tratti forte ha causato solo il trasporto di poca neve. Gli accumuli di neve ventata non più proprio freschi si sono legati piuttosto bene con la neve vecchia. Questi ultimi possono subire un distacco per lo più solo in seguito a un forte sovraccarico. I punti pericolosi si trovano soprattutto sui pendii ripidi esposti da nord ovest a nord sino a sud est al di sopra dei 2000 m circa, soprattutto nelle conche, nei canaloni e dietro ai cambi di pendenza. Questi punti sono facilmente individuabili dall'escursionista esperto.
Sulla crosta ghiacciata sussiste un pericolo di caduta nelle zone ripide.

Manto nevoso

È caduta poca neve. I nuovi accumuli di neve ventata e quelli meno recenti sono per lo più piccoli e possono subire un distacco solo a livello isolato. Gli strati più duri di neve poggiano in parte su un manto di neve vecchia a grani grossi. Sui pendii ombreggiati, negli strati profondi del manto nevoso si trovano isolati strati fragili. Il manto nevoso è estremamente variabile a distanza di pochi metri. La superficie del manto nevoso riuscirà a rigelarsi e a essere portante e si ammorbidirà nel corso della giornata. Al di sotto dei 2000 m circa è presente solo poca neve sui pendii esposti a sud e sud ovest.

Tendenza

Il pericolo di valanghe rimarrà invariato.