Valanghe.report

Giovedì 11.04.2024

Pubblicato il 10.04.2024 alle ore 17:00


Grado di pericolo

2200m
Problema valanghivo
Neve fresca
2200m
Valanghe di slittamento
2600m


Con l'innalzamento del limite delle nevicate, sono previste valanghe di neve a debole coesione. Ancora possibili valanghe per scivolamento di neve.

La neve fresca e gli accumuli di neve ventata locali e per lo più di piccole dimensioni possono in parte subire ancora un distacco provocato sui pendii molto ripidi ombreggiati al di sopra dei 2200 m circa. Attenzione soprattutto sui pendii vicino alle creste. Le valanghe sono a livello isolato di dimensioni medie.

Con il rialzo termico e l'irradiazione solare, l'attività di valanghe di neve a debole coesione di medie dimensioni spontanee aumenterà nettamente, soprattutto sui pendii estremamente ripidi a tutte le esposizioni. Oltre al pericolo di seppellimento, occorre fare attenzione soprattutto al pericolo di trascinamento e caduta.

Sui pendii erbosi ripidi sono possibili sempre più numerose valanghe per scivolamento di neve di medie e, a livello isolato, di grandi dimensioni. Ciò soprattutto sui pendii erbosi ripidi e senza neve al di sotto dei 2600 m circa. Nei canaloni ripidi le valanghe possono in parte avanzare sino all'aperta campagna. Evitare le zone con rotture da scivolamento.

Manto nevoso

st.2: neve da slittamento

Sulle Alpi dello Stubai, sulle Alpi del Tux e sulle Alpi del Zillertal mercoledì sono caduti da 20 a 40 cm di neve al di sopra dei 1200 m circa, localmente anche di più. Nelle restanti regioni sono caduti diffusamente da 10 a 20 cm di neve.

Dopo una notte serena, il giorno sarà soleggiato e mite. Queste condizioni meteorologiche provocheranno una netta stabilizzazione degli strati di neve superficiali sui pendii ombreggiati ripidi.
Sui pendii ripidi esposti a est, sud e ovest: Qui i strati di neve fresca verrano completamente inumidito nel corso della giornata.

La neve vecchia è bagnata. Ciò soprattutto sui pendii soleggiati al di sotto dei 2800 m circa, come pure sui pendii ombreggiati al di sotto dei 2400 m circa.

Tendenza

Il pericolo di valanghe bagnate aumenterà nel corso della giornata.


Grado di pericolo

2200m
Problema valanghivo
Lastrone da vento
2200m
Neve bagnata
2800m
Valanghe di slittamento
2600m


Con il rialzo termico, calo del pericolo di valanghe asciutte.

La neve fresca e gli accumuli di neve ventata per lo più di piccole dimensioni possono in parte subire ancora un distacco provocato sui pendii molto ripidi ombreggiati al di sopra dei 2200 m circa. A livello isolato le valanghe possono trascinare il manto nevoso saturo d'acqua e raggiungere dimensioni medie. Ciò soprattutto sui pendii soleggiati ripidi al di sotto dei 2800 m circa, come pure sui pendii ombreggiati ripidi al di sotto dei 2400 m circa.

Con il rialzo termico e l'irradiazione solare, l'attività di valanghe di neve a debole coesione di medie dimensioni spontanee aumenterà nettamente, soprattutto sui pendii estremamente ripidi a tutte le esposizioni. Oltre al pericolo di seppellimento, occorre fare attenzione soprattutto al pericolo di trascinamento e caduta.

Al di sotto dei 2600 m circa, sui pendii erbosi ripidi sono possibili sempre più numerose valanghe per scivolamento di neve di medie dimensioni. Ciò soprattutto sui pendii erbosi ripidi e senza neve al di sotto dei 2600 m circa. Evitare le zone con rotture da scivolamento.

Manto nevoso

st.2: neve da slittamento

Sono caduti diffusamente da 10 a 20 cm di neve, localmente anche di più. Nella Val Venosta, è caduta meno neve del previsto.

Dopo una notte serena, il giorno sarà soleggiato e molto mite. Queste condizioni meteorologiche provocheranno una netta stabilizzazione degli strati di neve superficiali sui pendii ombreggiati ripidi.
Sui pendii ripidi esposti a est, sud e ovest: Qui i strati di neve fresca verrano completamente inumidito nel corso della giornata.

La neve vecchia è bagnata. Ciò soprattutto sui pendii soleggiati al di sotto dei 2800 m circa, come pure sui pendii ombreggiati al di sotto dei 2400 m circa.

Tendenza

Con il rialzo termico, aumento del pericolo di valanghe bagnate.